PASSIONE EDUCATIVA E VERITA’ DI FEDE
L’identikit dell’animatore

Sentieri N5_High_Affiancate_Pagina_03_Immagine_0002*di mons. Simone Giusti*
La spiritualità è coincidenza dello spirito umano con lo spirito di Dio, è risignificazione della propria identità personale intorno alla persona di Cristo, pertanto per individuare la meta e il modello di una spiritualità dell’animatore, è necessario allora meditare sul Signore educatore del suo popolo. Riflettendo sull’agire di Dio verso il suo popolo emergono delle linee educative ben precise che da molti sono state definite come “pedagogia divina” [1]

Esse possono essere così sintetizzate:

— Tutta la pedagogia divina è finalizzata a creare un rapporto interpersonale di comunione tra Dio e l’uomo. La struttura del dialogo e dell’incontro è perciò essenziale a tale pedagogia: Dio comunica se stesso e interpella l’uomo perché liberamente si apra nella fede ed entri in amicizia con lui.

— Nel comunicarsi all’uomo, Dio si fa condiscendente verso di lui e si adegua alla sua realtà umana fino ad assumere egli stesso in pienezza l’umanità.

— Nel rispetto della struttura sociale dell’uomo, Dio lo incontra e gli offre la sua salvezza in un popolo, così che la comunione con Dio si attua sempre nella mediazione di una comunità.

— Poiché l’uomo si manifesta e comunica attraverso i segni, Dio ha scelto la stessa via per rivelare e comunicare se stesso. Il segno pieno della sua auto comunicazione personale è l’umanità del Figlio Gesù Cristo. Ma a partire da essa si possono leggere i segni della sua rivelazione nella creazione, nella storia, nella Chiesa e nella sua azione sacramentale.

— Nel rispetto della storicità dell’uomo, Dio fa sua la legge della gradualità educando passo passo l’uomo verso un incontro sempre più profondo con lui.

– Nel contempo, per l’attenzione alle condizioni storiche e culturali degli uomini a cui si rivolge, Dio vuole che la sua eterna Parola di salvezza si incarni nella storia e nei linguaggi degli uomini.

 

Questi tratti della pedagogia divina hanno fin dai primi secoli ispirato la pedagogia della Chiesa nell’atto della trasmissione della fede ed hanno plasmato e generato grandi figure educative quali Don Bosco. Interiorizzata da ogni animatore, essa costituirà lo scheletro intorno alla quale costruire la relazione educativa, meditata aiuterà a comprendere la meta verso cui si è chiamato ad andare. Più l’animatore farà propria la “passione educativa” del Signore, più vivrà autenticamente la propria spiritualità.

 

Tratti specifici della spiritualità dell’educatore

a)  Il primo è la passione educativa.

E’ questo un sentimento espressivo di una maturità di fede. E’ proprio di colui che ha intuito la passione di Dio per ogni uomo, il forte desiderio del Signore affinché ogni uomo sia salvo, viva e gusti con gioia il dono della vita. E’ tipico di colui che ha compreso due verità importanti: la fede è un dono di Dio ma la risposta di fede dell’uomo a Dio abbisogna di educazione, necessita di essere aiutata a svilupparsi ed a farsi piena, consapevole, sempre più coinvolgente.

b)  Il secondo dice un riferimento privilegiato ad alcune verità della fede.

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L’amore di Dio è gratis. Dio agisce gratuitamente. Per questo fare l’animatore è un qualcosa da fare altrettanto gratuitamente, senza aspettarsi niente in cambio. L’animatore non deve costruire i ragazzi a sua immagine e somiglianza, ma promuovere le loro proprie personalità perché crescano e si sviluppino. Casomai il modello a cui dovranno ispirarsi è Cristo. A lui dovranno assomigliare e l’animatore dovrà fare in modo che abbiano ben presente questo modello.

Vi sono alcune verità della fede che nella spiritualità del catechista vengono ad acquisire un particolare rilievo divenendo illuminanti e ispiranti atteggiamenti educativi conseguenti. Esse sono:

Dio in ricerca dell’uomo

Tutta la storia della salvezza ci presenta il Signore come un buon pastore che esce nella notte per ritrovare chi era sperso, è questa verità fondamentale che motiva l’azione dell’educatore e lo porta ad essere una manifestazione della “passione” di Dio per l’uomo, un annuncio dell’amore del Padre per tutti i suoi figli, un grido forte e dolce per coloro che più sono lontani da Lui. Dio in cerca dell’uomo per liberarlo e redimerlo: è incarnando questa verità che nasce una tensione educativa che non si arresta mai di fronte a nessuna difficoltà e che mira alla promozione integrale di tutto l’uomo e di tutta la società.

Dio è l’educatore del suo popolo
«Uno solo è il vero maestro e voi siete tutti fratelli» [2]

E’ questo quanto ci dice il Vangelo di Matteo riportandoci le parole di Gesù, è questa una verità della fede da meditare lungamente per comprendere che il servizio educativo è partecipazione dell’azione educativa divina da viversi secondo lo stile della pedagogia divina. “Dio stesso, infatti, nel corso della storia sacra e soprattutto nel Vangelo si è servito di una pedagogia che deve restare a modello per la pedagogia della fede” [3]

Dio in cerca dell’uomo perché l’uomo viva
La gloria di Dio è l’uomo vivente (S. Ireneo) [4]

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La fede è un dono di Dio ma la risposta di fede dell’uomo a Dio abbisogna di educazione

L’agire di Dio è all’insegna della totale gratuità, non cerca niente per se perché “Dio è amore”.[5]

Questa verità della fede ispirando l’agire dell’educatore lo porterà a non cercare mai nessuna diretta gratificazione dal servizio che svolge, lo condurrà a non voler strumentalizzare i ragazzi per suoi secondi fini, lo orienterà a promuovere pienamente le personalità dei ragazzi e a non voler mai farne esseri a propria immagine e somiglianza: non tu sei il modello ma Cristo.  Gratuitamente avete ricevuto gratuitamente date [6]

[1] Cfr. Itinerario per la vita cristiana CEI/UCN pg 22 anno 1983 LDC
[2]  Mt. 23,8
[3]  Catechesi Tradente n° 58
[4]  S.Ireneo , Contro le Eresie
[5]  1 Gv 4, 8
[6]  Mt10,8