Uscire, voce del verbo incontrare

Dove sono i giovani?
Dove sono i giovani?

*di mons. Simone Giusti*
Carissimi
una sera di giugno ero alla Rotonda di Ardenza e cercavo un luogo dove mi aspettavano per un saluto, non sapendo di preciso ove fosse, ho chiesto informazioni a un gruppo di giovani i quali non solo prontamente mi hanno dato le notizie che chiedevo ma riconoscendomi, e ricordando quando li avevo cresimati, hanno voluto accompagnarmi
sino a destinazione con grande calore e cordialità. Ma dove sono i giovani oggi per poterli incontrare?
Nelle piazze e nelle pizzerie. Per la strada e nei pub. Sul sentimento e sulle emozioni. Sugli affetti e nella poesia.
Nella soggettività che sovente diventa individualismo. Sono transitati dal mondo del “cogito ergo sum” a quello solo biologico del: “ho pulsioni dunque sono”. Sono quindi nella cultura della sensitività: il sesso e la sessualità ne sono la sua epifania. Ciò che è piacere è per molti di loro sicuramente bene e parimenti ciò che è dolore è male.

Questa è la cultura dell’adolescenza, dei giovani nell’età delle scelte difficili senza più orizzonti di senso. Tutto è liquido, non esistono scelte irreversibili neppure quelle affettive. Rimangano ancora i legami di sangue con i genitori, i fratelli, i parenti ma anch’essi si vanno indebolendo. La famiglia di appartenenza o quella in edificazione,
è vissuta tra adolescenza affettiva, paure, convivenze occasionali o effettive. Il lavoro a cui ci si prepara è visto come un miraggio e quando il lavoro già lo si vive, è sovente alienante perché finalizzato spesso solo all’obiettivo di avere denaro. Ma spesso il lavoro non c’è e non è neppure intravisto o si presenta in forme molto occasionali.

Dove poter incontrare i giovani?
– Sul cellulare, sul web: sono sempre connessi.
– Nella notte: in particolare il sabato e la domenica notte.
– Alla TV, li vede per ore presenti.
– Nella mondo della musica, li accompagna costantemente.
– Nel tempo libero: la natura, lo sport, le città d’arte, i santuari, le belle chiese, i monasteri li vedono non poco presenti
– A scuola: superiore e università.
– Nell’alternanza scuola lavoro.
– Nei luoghi di lavoro.
La Comunità Cristiana con con le sue “stanze” (chiesa e oratorio)  e con le persone che le abitano (ma se sono adulti e
giovani significativi), incontrano i giovani quando riescono a farsi ascolto, compagnia, presenza: nel mondo del lavoro, nella scuola, nello sport, nel tempo libero, nella famiglia. Per incontrare occorre uscire. Uscire dalle nostre
paure, dal nostro quieto vivere, dalle nostre stanze… come tante volte ripete Papa Francesco.

QUESTIONE DI INCONTRI
Incontrare i giovani può essere difficilissimo o facilissimo. Basta capire dove sono per raggiungerli o starsene nelle proprie “stanze” e aspettare inutilmente che arrivino. Per incrociare le loro strade occorre uscire. Uscire dai luoghi comuni, dalle proprie sicurezze, dai posti “canonici” per avventurarsi alla loro ricerca… l’incontro avviene e se è significativo può rappresentare una tappa importante nella vita di ciascuno.