Che cosa vuol dire essere animatore oggi?

Cosa vuol dire essere animatori al giorno d’oggi? È una domanda che accompagna il mio cammino di consacrata da diversi anni. Facendo esperienza in diverse realtà dell’Italia, ho avuto la fortuna di poter conoscere molte persone e luoghi, ognuno con caratteristiche diverse.

Stare con i giovani è da sempre la cosa che più mi attira.

Prima di intraprendere il cammino di consacrata nel mio Istituto, ho avuto la gioia di incontrare diverse persone con una profonda passione per la realtà giovanile. Mentre nel mio cuore si faceva sempre più spazio la chiamata di Dio, sentivo fortemente di voler donare ai ragazzi che avrei incontrato, tutta la bellezza ricevuta da quei piccoli ma grandi testimoni che avevo conosciuto e che mi avevano accompagnata nella mia adolescenza. Mi ripetevo che quei sorrisi veri, quell’amore che riuscivano a trasmettermi (che veniva da un Amore più grande) lo dovevo ridonare, non potevo tenerlo per me. In questo modo il Signore ha iniziato a farsi spazio nella mia vita.

Penso che possiamo fare tanti corsi belli e preziosi per poter imparare ma credo che la cosa fondamentale per essere animatori oggi, secondo la mia piccola esperienza, vuol dire questo: ESSERCI!

I giovani hanno bisogno di presenze vere, pazienti, coerenti, che diano testimonianza che vale la pena vivere in pienezza, senza accontentarsi di ciò che la società impone e propone come alternativa più “facile” e meno impegnativa da scegliere. L’animatore deve voler spendere il suo tempo che a volte può sembrare perso e non portare, apparentemente, nessun frutto. Ci si deve saper sporcare le mani.  Essere animatori significa mettersi a servizio dei ragazzi per aiutarli a crescere.

Dentro ciascuno di noi c’è una grande capacità che ci apre alla bellezza della vita: la capacità di amare. Stare con i ragazzi per poter conoscerli il più possibile e amarli per poterli capire.

Ma tutto questo non lo si può imporre. Essere e fare l’animatore non è un obbligo, ma una scelta.

Bisogna avere la volontà di stare a contatto con i più giovani e di viverci in mezzo.

È un modo di trasmettere un’esperienza: è dire con l’esempio che bisogna essere innamorati della vita, vivendola con serenità e gioia, con la voglia di mettersi in gioco, puntando al positivo.

Non bisogna mai mollare con i giovani, la vita non è una passeggiata senza ostacoli per nessuno, i tempi di crescita e di maturazione non sono mai gli stessi.  L’animatore deve tirar fuori il bene che c’è dentro ogni ragazzo. Non esistono ragazzi “totalmente” cattivi: in ogni ragazzo c’è un punto accessibile al bene. È questo punto che l’animatore deve scovare per far divenire i giovani a lui affidati “buoni cristiani e onesti cittadini”.

L’animatore è cosciente del compito che gli è stato affidato e fa di tutto per non deludere chi ha avuto fiducia in lui. Sa che ogni suo comportamento può avere conseguenze sui ragazzi quindi agisce sempre con coscienza e intelligenza.

Una condizione indispensabile per essere animatori in parrocchia è testimoniare l’amore di Cristo: è questo ciò che ci distingue dagli animatori dei villaggi turistici. Il fuoco che arde nel cuore di un animatore è l’amore per Lui! È questo fuoco che accompagna l’animatore in ogni momento del suo servizio! Non siamo animatori da spiaggia, quello è bellissimo a tanto faticoso a volte, ma chi è chiamato a farlo in determinati contesti come quello della Parrocchia, deve esserne convinto perché i giovani che ci vengono affidati sono molto attenti e critici verso chi li guida. Non si può “predicare bene e razzolare male”.

Stando con i ragazzi, bisogna essere sempre pronto ad ascoltare i loro problemi, senza mai banalizzarli. Ma saremo persone veramente disposte ad ascoltare gli altri solamente se saremo capaci di fermarci, nella continua corsa delle innumerevoli cosa che abbiamo da fare, per metterci in ascolto della Parola che Dio ci vuole comunicare ogni giorno.

È un’avventura meravigliosa, quella dell’animatore perché è meraviglioso il mondo giovanile.  Non è facile perché la società cambia continuamente e così anche tutti noi ma credo che ce ne sia davvero bisogno. Se si dice che i giovani sono il futuro… beh, allora su questo futuro ci si deve credere e investire sul serio e con tutta la passione che si ha nel cuore!

Sr Giulia De Luca