Quando ti ammali d’amore

shutterstock_57921664*di don Mario Simula*
L’incontro è stato una bomba. Finalmente si è parlato della nostra vita. E di quella parte della nostra vita che non si può raccontare a tutti. Se mamma sapesse che Nicola mi aspetta tutte le sere alla porta di casa e da lì si parte per vivere la solita avventura sentimentale. Se mio padre dovesse incontrarmi per caso durante uno di questi momenti speciali, scatenerebbe la guerra mondiale. Oggi in gruppo abbiamo girato a briglia sciolta. Giovanna, senza paura, ci ha raccontato di Tullio che ormai ha perso la testa per lei. E lei si diverte. Lo ricatta. Lo mette alla prova. Gli fa dispetti assurdi. E lui, agnellino, è pronto a tutto: non vuole perderla. Luca è furibondo per questo racconto. Sei un pezzo di … E te ne ridi pure. Se ci fossi stato io avresti visto. Il buon Giorgio, l’animatore, era felice di vivere un incontro senza tempi morti; ma si accorgeva che gli scappava di mano. Cosa dire? Commentare? Lasciar parlare? Sospendere per non esagerare?

hd-love-heart-wallpaperLuca lo sbruffone
Quando Luca si era trovato a fare i conti con Letizia, aveva fatto una figura di ….. Non era riuscito nemmeno a dirle che le voleva bene. Aspettava la prima mossa. Quando era scattata, si era fatto talmente paonazzo che, arrivato a casa, aveva dovuto mettere il ghiaccio. Ma che la debbano spuntare sempre le ragazze!. Non riusciva a darsi pace. E in gruppo, giù a protestare, infuriato, antifemminista perso, ma con gli occhi che desideravano ingordi la bella dei suoi sogni. Quando ci vedremo di nuovo, le farò vedere io chi sono e che “dongiovanni” si nasconde dentro questo ragazzo timido. Intanto Letizia l’aveva mandato in quarantena. Da qualche giorno non rispondeva più ad alcun messaggio. Come se fosse scomparsa nel nulla. Era una tattica, si capisce. Il buon educatore Giorgio qualcosa riusciva a capirla. Ma che tra ragazzi e ragazze si giocassero queste partite a scherma, non gli sembrava verosimile. Per lui tutto era bello, attraente. Soprattutto da questo argomento, nascevano incontri da calmierare con i “vigili del fuoco”.

gif_animate_cuore_cuori_14Il disagio di Giorgio
Non basta dire: “Oggi parliamo dell’amore”. L’amore non è una chiacchiera. E’ un fuoco, quando scoppia. E’ un uragano, quando si scatena. E’ un batticuore infinito e insopportabile, eppure molto desiderato. Se di un ragazzo si dice: “Non ha nemmeno la ragazza!” è proprio morto e sepolto. Giorgio deve riflettere attentamente. Intanto deve memorizzare i nomi dell’amore.

Amore: un nome con mille nomi
Amore è: come sei un amore!
Un complimento. Un modo di dire. Una presa in giro. Non basta dirlo. Occorre verificare se è vero. Amore è:Amore, come ti amo!. Che dolce, che tenero, che delicato. Parole come miele. Lo dica lui o lo dica lei. Se lo dice lei, poi, il ragazzo strabica gli occhi, diventa languido. Inizia a tremare. Ma allora …! Sì, mi ama, ricordo come mi guardava, come si avvicinava, come mi sfiorava. Che occhi cristallini da cerbiatta. Amore è facciamo l’amore? .L’hai mai fatto?. No. Ti piacerebbe? Nessuno dei due ci ha mai provato. E’ come buttarsi nel vuoto senza paracadute. E’ il terribile di un’avventura affascinante. Il corpo lo chiede. Si sente. Forse non sono pronta!. Perché lui è pronto? Eppure romance-and-love-of-young-couple-1Gianluca, a sentire lui, ci ha provato. Racconta cose da schianto. Io penso che stia inventando balle. A conoscere Enrichetta non mi sembra così malleabile, da piegarsi alla pretese di Gianluca che, di parole, ne dice tante e di racconti ne inventa molti. Ma poi! Amore è sei impossibile, amore!.Hanno appena litigato e uno cammina avanti e l’altra dietro. Chi è avanti è indispettito. Chi è dietro sta implorando. E si scambiano parole assordanti. Tutti si girano e ascoltano. Al mondo però esistono soltanto loro due. Con il loro problema imprevisto. Una specie di sconvolgimento da farti venire il mal di mare. Ascoltami! Non te ne andare. Nulla di nulla. E’ irremovibile. Brutto str …͟. Caro Giorgio animatore. Se pensi di iniziare a parlare dell’amore partendo dalla Lettera di S. Paolo ai Corinzi, puoi rinunciare subito. Vedrai i ragazzi ricorrere alla zattera di salvezza e inizieranno a lanciare messaggini di tutt’altra musica. Magari si domanderanno in che mondo vivi. L’alfabeto dell’amore scritto dai ragazzi è fatto di parole, di parolacce, di sorrisini maliziosi, di ammiccamenti, di gomitate allusive, di sguardi. E’ un alfabeto multimediale. Lo devi conoscere. Altrimenti ad ogni incontro su questo gif_animate_cuore_cuori_49tema caldo, vieni messo sulla graticola e diventi rosso, imbarazzato, muto. I ragazzi lo notano a naso e a occhio. Il discorso finisce. Arriverai a casa, ancora paonazzo, per l’imbarazzo e per il nervosismo e farai dichiarazioni definitive di incapacità, di incompetenza. E farai propositi feroci di dimissioni, perché con questi matti non se ne cava un ragno dal buco. Speriamo che il don non sia così sciocco da darti retta.

Amore senza spazio, né tempo né qualità: a briglia sciolta
Amore delle canzonette.Il vero,completo, unico, universale, attendibile manuale dell’amore. Ti entra nelle orecchie come un tarlo. Perché non valorizzarle? Che schianto Vasco. Che bono Renga. E Marco Mengoni. Mamma mia, Laura Pausini. Emma, non se ne parli. Che belli, che fighi. E intanto l’alfabeto passa. Scrive le sue narrazioni. Stravolge i pensieri e i sentimenti. Rischi di appartenere ad un’altra galassia: Cosa ne sai tu dell’amore?. Amore delle coppiette. Amore sulle panchine. Amore in macchina. Amore all’angolo della strada, furtivo e frettoloso. Ogni posto è adatto per provarci. Io mi giro dall’altra parte e loro restano. Non curanti. Soddisfatti e assorti. Non parliamo poi dell’amore che stufa, che appaga, che sballa, da provare di nuovo, comunque da provare, amore con un altro o con un altro. Misterioso, indecifrabile, ambiguo affascinante mondo dell’amore. Tutto racchiuso in quella stanza incandescente.

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Che sudore! Sembra un gioco, ma in realtà: dove si trova il libro per le istruzioni? Ricorda questa preghiera di Luca: “L’altra sera, Signore, ero proprio a pezzi.Mi guardavo dentro con paura, tanto mi sentivo brutto,insopportabile, noi diciamo “uno schifo”. Eppure tu mi guardi, anche quando tutto è andato di …Non ti offendi, se prego così! Ma oggi non trovo di meglio, Signore. TVB͟

L’animatore Giorgio
Allora, Giorgio, se ne parla domani in gruppo? Dio mio che paura. Da dove inizio, che cosa dico, come concludo e se quegli scalmanati non capiscono niente! Giorgio, io immagino Gesù in mezzo ad un gruppo di adolescenti. Cosa direbbe? Ragazzi, oggi dobbiamo parlare di un argomento molto importante. Voglio che lo prendiamo seriamente. Nessuno si abbandoni a sorrisini maliziosi. Altrimenti si chiude qui. Intesi?. Oppure inizierebbe a guardare i suoi meravigliosi adolescenti, ad uno ad uno, con occhi forti e appassionati, col viso disteso e felice. Ragazzi, è andata bene la domenica, eh! Luca, con Giulia tutto apposto? Francesco, mi sembri serio. Ma di cuore stai bene?. Gesù, sono proprio a pezzi!. Da queste parole di Michele, Gesù partirebbe non per parlare, ma per ascoltare. Dio te la mandi buona, Giorgio. E ascolta il tuo cuore.

I ragazzi sono un grande rovo irto di spine. Ma quanto sono buone le more! Coglile ad una ad una. Forse inciamperai in qualche spina. Ma ne vale la pena. Se non sposi il loro linguaggio. Se non ti metti alla scuola dei loro umori, dei loro amori intemperanti e inquieti. Se non ti guardi dentro per osservare che, in fondo, anche tu non sei un campione di vita affettiva riuscita. Se non ti fermi a guardare Gesù negli occhi. Se non ti fai piccolo per essere grande, non hai vita lunga come animatore. Sarai un noioso predicatore. Un grande, insopportabile moralista. Un compagno di viaggio poco credibile, che si ferma al primo masso che trova. Fai una buona cura di vitamine per il cuore. Altrimenti sarai pallido e anemico. Come potrai trasmettere un qualsiasi brivido di amore? A Gio’, dati una mossa