La rivista numero 8 in breve

shutterstock_59576662_opt*di Marco e Donatella Carmine*
Nel numero di questo mese trovate il racconto di esperienze educative decisamente interessanti e stimolanti spunti di riflessione, per educatori che non si accontentano: NOI CREDIAMO E RENDIAMO GRAZIE. Ogni domenica ripetiamo a memoria il Credo durante la celebrazione Eucaristica, proviamo a riscoprire il significato di questa preghiera con i tuoi ragazzi, perché la vivano con consapevolezza ed in pienezza.
Il Credo non è altro che “una storia di amore”. La storia di un Padre che ci ama, sceglie di venire tra noi, attraverso suo figlio Gesù Cristo e rinnova sempre la sua presenza con il dono dello Spirito Santo.
AMICI, GESÙ È IL SIGNORE DEL RISCHIO, È IL SIGNORE DEL SEMPRE “OLTRE” NO alla paralisi, SI al coraggio. NO alle riserve, SI ad essere giocatori titolari in campo. Riprendiamo anche in questo numero il discorso che Papa Francesco ha tenuto ai giovani a Cracovia.
Vale la pena di riprenderlo perché certamente può aiutarti nella costruzione dello stile che deve avere un educatore, un animatore agli occhi dei ragazzi che sono stati affidati alla tua attenzione.

filo rosso n 8
* Riscoprire, • Giocare Titolari, • Giubileo, • Camminare Insieme, Giovani Ecumenici, • Unità Nella Diversità, • Ci Sono Per Te, • Relazione, • Luce, • Volontariato, • Esprimersi, • Emozionarsi, • Nuove Forme Di • Evangelizzazione, • Coraggio, • Innovazione, Partecipazione, • Altro Che Sballo!, • Complessità Del Cambiamento, • Aspetti Pedagogici, • Relazione, • Amare, • Sesso

FELICITÀ È CAMMINARE
Leggi l’esperienza di un giubileo vissuto con giovani studenti, in molti casi neppur troppo credenti. Puoi trovare alcuni brevi pensieri di giovani che hanno vissuto l’evento anche senza molta convinzione, ma che potrebbero
essere anche interessati spunti di riflessione da utilizzare come strumento per iniziare un confronto in gruppo.

LA VERITA’ VI FARA’ LIBERI La dimensione catechetica eteologica della pastorale giovanile
Cosa vuol dire per te: fare unità ed essere giovane “ecumenico”? Vuol dire saper comprendere le ragioni degli altri e le radici della diversità, vuol dire vivere nella complessità della realtà, anche se ambigua e contraddittoria.Vuol dire credere che è importante  l’unità della Chiesa, è un cammino che deve interessare anche te e che è fondamentale
per rendere i gruppi cenacoli di amore e di unità, di accoglienza.

IL SALUTO
I nostri ragazzi ci interessano?
Come li salutiamo? Ci interessiamo veramente a loro? Le loro vite, domande, gioie e tristezze ci stanno a cuore?
Tutto parte dalla nostra capacità di esserci di dire “Eccomi, ci sono”, sono qui per te!
Questo articolo ci fa interrogare sul nostro modo di relazionarci con gli altri ed inevitabilmente con Dio.

UN PO’ DI LUCE
Si possono proporre ai ragazzi esperienze di volontariato?
Un po’ di luce è … la luce che emana da un’iniziativa di solidarietà, di accoglienza, di integrazione.
Se vuoi interrogarti su come sia possibile lasciarsi interpellare dalle povertà umane, potresti leggere come l’esperienza di volontariato raccontata possa essere davvero la luce che fa gioire il cuore e che fa dire: “la più grande ricompensa per noi volontari, è vedere quegli occhi che finalmente si riaccendono di speranza”.

A TORINO UNA PERFORMANCE MUSICALE DI SUCCESSO
Si possono trovare in Italia parecchie esperienze, anche straordinarie novità: una viene da Torino.
La pastorale giovanile di Torino riattiva il protagonismo giovanile, ha deciso di fare qualcosa per interessare e convocare giovani e adolescenti.
Ha pensato ad una “discoteca performativa”… un modo nuovo per far si che i giovani si raccontino, narrino se stessi e si sentano così: toccati, presi, vivi!

LA DISCOTECA COMUNICATIVA.
Se hai letto l’articolo relativo all’esperienza della diocesi di Torino, non puoi saltare questo pezzo, è infatti molto importante imparare a leggere le esperienze criticamente e in modo costruttivo.
Mettere in luce gli aspetti pedagogici delle scelte pastorali è consigliabile per affrontare la complessità del cambiamento del linguaggio, perché questo non sia semplicemente scegliere una “parvenza di modernità”.

DIO LE PENSA TUTTE
L’incredibile e straordinaria bellezza di essere diversi, maschio e femmina, opposti che si attraggono e che possono decidere di costruire una relazione o di “fare sesso”. Come possiamo vivere da educatori il nostro rapporto di amore e come presentarlo ai ragazzi del gruppo? In questo articolo potete trovare qualche spunto di riflessione personale, di coppia e trovare il modo in cui inserire questa vostra importante storia anche nella vicenda educativa con i ragazzi del vostro gruppo.